Cambiare auto: tutte le considerazioni da fare.

Dopo anni di cure, attenzioni e revisioni, ci si affeziona alla propria auto. Ma c’è anche chi è favorevole, invece, a cambiarla spesso, restando al passo con gli ultimi modelli usciti sul mercato.

Chi cambia spesso la propria auto riesce a venderla con più facilità e ad un prezzo ragionevole, non essendo ancora stata svalutata. In questo modo si ha la possibilità di avere un’auto sempre nuova, dalle prestazioni ottime.

Chi, invece, preferisce acquistare l’auto per tenerla circa 10 anni o di più, dopo i primi anni le manutenzioni avranno un costo diverso e saranno più frequenti, ma la cifra totale, rispetto all’acquisto di un’auto nuova, sarà comunque inferiore.

I chilometri raccontano molto della storia di un’auto, ma non tutto. Non sono solo i chilometri percorsi a darci un’idea dello stato e della funzionalità. Bisogna considerare l’utilizzo del veicolo: per uso privato, quindi brevi tragitti e sporadici viaggi, si svaluterà dopo circa 50.000 km. Se, invece, l’auto è utilizzata quotidianamente per lunghi tragitti, magari per ragioni lavorative, allora è necessario fare un discordo diverso: se usi spesso l’auto è doveroso che essa offra ottime prestazioni, è quindi normale che abbia più chilometri della media.

La tipologia di alimentazione influisce molto sull’usura e la resa di una vettura. Un motore a benzina, se trattato con le dovute accortezze, può durare fino a 300.000 km, mentre un’auto di piccola cilindrata fino a 150.000-180.000 km.

Dopo più di 10 anni di attività senza grandi manutenzioni, i costi di una rottamazione non rappresentano una grossa spesa. Converrà poco vendere un’auto con un gran numero di chilometri e di oltre 10 anni: sarà, ormai, notevolmente svalutata.

Al contrario, se parliamo di un’auto di recente immatricolazione o di 5/6 anni, è una buona idea pensare a una vendita.

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Postato il 26 agosto